Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Stagione 2024 - 25 (2024)

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Roma

Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Stagione 2024 – 25

Con la nomina di Daniel Harding alla direzione musicale prende il via “una nuova era” nella lunga storia della prestigiosa Istituzione romana

Dal 21 Ottobre

fino al 14 Giugno 2025

Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia

  • Biglietti da: 22 €
  • a 60 €
  • Alcuni eventi sono a ingresso gratuito previa prenotazione. Biglietteria su ticketone.it.
  • Eventi: Oltre 200
  • Genere: Musica antica
  • Rilevanza: Internazionale
  • Contesto: città d’arte
  • Direttore musicale Daniel Harding | Presidente+ Sovrintendente Michele dall’ Ongaro

La Stagione Concertistica 2024 – 25 segna l’inizio di un nuovo capitolo nella pluricentenaria storia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con l’insediamento del nuovo direttore musicale Daniel Harding (Oxford, 1975) che dopo 18 anni succede nella carica a Sir Antonio Pappano.

Il 49enne maestro inglese, che aprirà la Stagione Sinfonica con Tosca e sarà impegnato in altre cinque produzioni sinfoniche, darà il via a numerosi nuovi progetti artistici: incisioni discografiche con la Deutsche Grammophon, concerti nelle Basiliche romane e tournée che toccheranno le più prestigiose sale da concerto europee.

La nuova Stagione, che si estende dal 21 ottobre 2024 al 14 giugno 2025 è contrassegnata come sempre da un cartellone ricchissimo, comprendente ventotto produzioni sinfoniche, diciotto concerti da camera, due appuntamenti speciali, per complessivi 104 concerti al Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, “casa” delle compagini ceciliane; a questi si aggiungono due concerti fuori sede a Roma, e due in Italia, al Teatro alla Scala di Milano e al Lingotto di Torino.

Harding sarà poi alla guida di due tournée europee per un totale di dieci concerti che toccheranno città come Parigi, Vienna, Amburgo e Katowice, in Polonia, dove l’Orchestra ceciliana si esibirà per la prima volta.

Vastissimo il repertorio musicale proposto nei concerti sinfonici e cameristici, dal barocco all’epoca classica, dal Romanticismo al Novecento fino ai contemporanei, con cinquantotto compositori eseguiti, da Bach, Händel e Mozart, a Beethoven, Wagner e Mahler fino aJörg Widmann e George Benjamin. Un attenzione speciale sarà data alle ricorrenze, nel 2024 il centenario pucciniano, nel 2025 il cinquantenario della morte di Šostakóvič, i 200 anni dalla nascita di Johann Strauss figlio centocinquant’anni dalla morte di Bizet.

Con Daniel Harding saranno protagonisti del cartellone 2024 – 25 molti nomi illustri del panorama concertistico internazionale, tra cui i direttori d’orchestra Kirill Petrenko, Gustavo Dudamel, Semyon Bychkov, Antonio Pappano, Jakub Hrůša, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Teodor Currentzis con la sua Orchestra Utopia, una schiera di straordinari pianisti, in primis Martha Argerich e Grigory Sokolov, e ancora Beatrice Rana, Daniil Trifonov, Yefim Bronfman, Igor Levit, accanto ad eccezionali maestri dell’archetto come Lisa Batiashvili, Viktoria Mullova, Leonidas Kavakos, Mischa Maisky, per nominarne solo alcuni; tra le voci, da citare Eleonora Buratto e Ludovic Tézier, protagonisti dell’evento inaugurale, Christian Gerhaher e Raffaele Pe, tra le compagini, il Quartetto Indaco, l’ensemble La Lira d’Orfeo, la Freiburger Barockorchester che aprirà la Stagione da camera.

Infine, per la terza volta nella lunga storia dell’Accademia di Santa Cecilia è stato assegnato il titolo di “artista in residenza”: per questa stagione sarà il violinista statunitense Joshua Bell, che prenderà parte a due concerti da camera e uno sinfonico.

Il ProgrammaLa Stagione Sinfonica 2024 – 25

I concerti diretti da Daniel Harding

L’inaugurazione: 21, 24 e 26 ottobre 2024

In omaggio a Giacomo Puccini (1858-1924) nel centenario della scomparsa, Daniel Harding inaugurerà la nuova stagione il 21, 24 e 26 ottobre con uno dei massimi capolavori del compositore: Tosca, melodramma in tre atti su libretto di Illica e Giacosa, ambientato nella Roma del 1800. Il cast vocale è composto da celebri nomi internazionali come Eleonora Buratto nel ruolo di Tosca e al debutto italiano nel ruolo, Jonathan Tetelman (Cavaradossi) al suo debutto a Santa Cecilia, Ludovic Tézier (Scarpia) e Giorgi Manoshvili (Cesare Angelotti).

28 , 29 e 30 novembre 2024Il secondo appuntamento di stagione è in programma il 28 , 29 e 30 novembre con il Préludeà l’après-midi d’un faune di Debussy , vero e proprio capolavoro della letteratura musicale che nel 1894 inaugurò una nuova epoca della storia della musica, in cui Debussy evoca un fauno che nella calura del pomeriggio suona il flauto immerso in pensieri d’amore per due ninfe, al quale seguirà il Secondo Concerto per violino di Sergej Prokof’ev affidato all’estro e al virtuosismo di Lisa Batiashvili , nel 2017-2018 prima artista in residenza a Santa Cecilia. Chiude la serata la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms.

20, 21 e 22 marzo 2025

Il terzo appuntamento è in cartellone il 20, 21 e 22 marzo 2025 con i Pezzi sacri per coro e orchestra di Giuseppe Verdi e la “prima” ceciliana della Sinfonia n. 2 “Asrael” di Josef Suk (1874-1935), dedicata alla memoria di Dvořák e di sua figlia Otilie, moglie dello stesso Suk. Il concerto sarà al centro di una ulteriore registrazione cd “live”per l’etichetta DG.

11, 12 e 14 aprile 2025

Nuovi concerti l’11, 12 e 14 aprile, con il Maestro inglese che dirigerà la Scene dal Faust di Goethe composte da Schumann tra il 1844 e il 1853 e che mancano dal palcoscenico di Santa Cecilia da 24 anni. Il cast vocale vede tra i protagonisti il baritono tedesco Christian Gerhaher (che torna a Santa Cecilia dopo 8 anni) nel ruolo di Faust, la soprano Christiane Karg nel ruolo di Gretchen e il tenore Andrew Staples (Ariel, Pater Ecstaticus, pater Profunduis).

17, 18 e 19 aprile 2025

La settimana successiva, il 17, 18 e 19 aprile, Harding dirigerà il Concerto per violino del boemo Dvořák interpretato dal violinista americano Joshua Bell, artista in residenza a Santa Cecilia nella stagione 2024-2025, la Prima Sinfonia “Il Titano” e Blumine di Gustav Mahler, inaugurando così il ciclo integrale delle sinfonie del compositore che proseguirà nel corso delle prossime stagioni.

Lo stesso programma verrà portato in tournée dall’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Harding tra il 5 e il 10 maggio, con tappe a Barcellona, Amburgo, Dortmund, Katowice e Francoforte.

5, 6 e 7 giugno 2025

L’ultimo dei sei appuntamenti in abbonamento è in programma il 5, 6 e 7 giugno , con la prima assoluta del brano per grande orchestra di Enrico Scaccaglia (1989) Il carro del tempo che, come afferma lo stesso autore, «vuole indagare ciò che dà fondamento alla musica stessa: il tempo», mentre nella seconda parte Harding dirigerà la Seconda Sinfonia “Resurrezione” di Mahler, con due cantanti di eccezione come Hanna-Elisabeth Müller (soprano) e la statunitense Sasha Cooke (contralto).

Gli altri concerti della Stagione Sinfonica

• Il 7,8e9novembretorna sul podio ceciliano, dove ha debuttato nell’ottobre del 2021, il russoMaxim Emelyanychev, classe 1988, che dirigerà in “prima ceciliana” il branoCon briodel compositore tedesco Jörg Widmann (1973) e laSinfonia n. 103“Rullo di timpani” di Haydn, penultima delle sinfonie “londinesi”. Il concerto segna anche il ritorno, dopo nove anni di assenza, del pianista norvegeseLeif Ove Andsnesche eseguirà ilConcerto per pianoforte n. 5 “Imperatore” di Beethoven.

• Torna anche Semyon Bychkovche il14,15e16 novembredirigerà uno dei massimi capolavori del repertorio sacro, laMessa in si minore BWV 232per soli, coro e orchestra di Johann Sebastian Bach, composta tra i primi anni Venti del Settecento e il 1749: opera “mirabile”, come ha scritto il musicologo Alberto Basso, che “si impone come creazione originale e unica”. I solisti saranno il soprano Miriam Kutrowatz, il mezzosoprano Catriona Morison, il tenore Benjamin Bruns e il basso Christian Immler.

• Il 20,21e23 novembresegnerà l’atteso ritorno dell’austriacoRudolf Buchbinder(ammesso nel 1951 a soli cinque anni, più giovane allievo di sempre, alla Hochschule für Musik di Vienna) nel doppio ruolo di direttore e pianista, che dirigerà ed eseguirà tre Concerti di Mozart: iln. 27 K 595, completato nel 1791 e ultimo del catalogo del compositore di Salisburgo, iln. 21 K 467del 1785 e iln. 20 K 466che sembra anticipare le atmosfere delDon Giovanni.

• Dopo il secondo appuntamento in abbonamento di Harding (28-30 novembre) e una pausa di due settimane dovuta alla tournée, l’Accademia accoglierà un nuovo debutto: il 12,13e14dicembresarà infatti la direttrice finlandeseDalia Stasevska– ma nata a Kiev – classe 1984, già assistente di Paavo Järvi e attualmente Principale Direttore Ospite della BBC Symphony Orchestra e Direttrice principale della Lahti Symphony Orchestra, a salire sul podio dell’Orchestra con un programma dedicato nella prima parte a Sibelius (Il cigno di Tuonela, Il ritorno di LemminkäineneFinlandianella versione con coro), mentre nella seconda sarà la volta diCarmina Buranadi Orff che vedrà impegnato anche il Coro istruito da Andrea Secchi.

• I concerti del 19,20e21 dicembre,tra gli appuntamenti più attesi della stagione, verranno diretti dal venezuelanoGustavo Dudamel, dalla stagione 2026-2027 Direttore musicale della New York Philharmonic, che dirigerà il balletto completo delloSchiaccianocidi Čajkovskij e torna a Santa Cecilia che nel 2005 è stata la prima istituzione italiana ad invitare il direttore.

• A seguire, il 9,11e12e dal16al18 gennaio, doppio appuntamento conMyung-Whun Chungche dirigerà musiche di Brahms (Concerto per violinoconSergey Khachatryan), Beethoven (Sinfonia n. 7), Schubert (Sinfonia n. 8“Incompiuta”) e Rossini (Stabat Mater con un cast tutto italiano).

• Il 23,24e25 gennaiosegna invece una doppia celebrazione, ovvero il bicentenario della nascita di Johann Strauss figlio (l’autore diSul bel Danubio blu) di cui verrà eseguito l’OuvertureUna notte a Venezia, la polkaUna gita in trenoeFrühlingsstimmen, e il cinquantenario della morte di Šostakóvič (1906-1975), del quale il direttore austriaco Manfred Honeckdirigerà laSinfonia n. 5. In programma anche ilPrimo Concerto per violoncellodi Saint-Saëns conMischa Maisky,che a Santa Cecilia ha debuttato nel 1983. Il concerto è in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane di Venezia.

• Il 30e31 gennaioe ilfebbraiotornerà, per la gioia del “Caro pubblico” romano, il Direttore emerito di Santa Cecilia,Antonio Pappano, con iNotturnidi Debussy e il monumentaleConcerto per pianoforte, orchestra e coro maschiledi Busoni, ultimato nel 1904, affidato al pianista ucrainoVadym Kholodenko, vincitore del Concorso van Cliburn del 2013.

• Il 6, 7e8febbraiotorna il giovane direttore svizzeroLorenzo Viottiche presenterà un programma dedicato alla primavera:Sinfonia n. 1“Primavera” di Schumann, la cantata del 1897 (dedicata a Johannes Brahms) su testo di Paul HeyseIl funerale della primaveradi Zemlinsky (prima esecuzione a Santa Cecilia) per soprano, baritono, coro e orchestra ePrintempsdi Debussy.

• Per il concerto seguente (1315 febbraio), la bacchetta passerà al milaneseDaniele Rustioni(1983) premiato nel 2022 come “Best Conductor” agli International Opera Awards e attualmente Direttore principale della Ulster Orchestra, Direttore Ospite Principale della Staatsoper di Monaco e Direttore musicale dell’Opéra National de Lyon, che dirigerà l’oratorioIvan il terribiledi Sergej Prokof’ev per soli, coro e orchestra basato sulle musiche del film omonimo diretto da Ėjzenštejn del 1944.

• Il 20,21e22 febbraioil giapponeseKazuki Yamada, più volte ospite di Santa Cecilia e che nel giugno 2025 debutterà con i Berliner Philharmoniker, dirigerà leMetamorfosi sinfoniche su temi di Carl Maria von Weber(brano che manca dai programmi ceciliani dal 1996) di Hindemith, in cui il compositore tedesco ha elaborato quattro temi di von Weber, laRapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov con il solista francese Alexandre KantorowePetruškadi Stravinskij, la storia di “una marionetta” che, come scrisse lo stesso autore, “improvvisamente dotata di vita, faceva esasperare la pazienza dell’orchestra con cascate diaboliche di arpeggi”.

• Il 27, 28 febbraioe ilmarzoTugan Sokhievsalirà sul podio per un programma interamente russo, con laOuverture festivae ilSecondo Concerto per violoncellodi Šostakovič interpretato daIstván Várdai al suo debutto ceciliano. Várdai, nato nel 1985, nel 2014 si è aggiudicato il prestigioso Concorso ARD, e da allora è ospite di importanti orchestre internazionali.

• I concerti del 6,7e8 marzosono invece affidati allo statunitense di origini messicaneRobert Treviñoche dirigerà l’OuverturedelFlauto magicoe ilConcerto per pianoforte K 488di Mozart, tra i più amati del suo catalogo. Alla tastiera si siederà lo spagnoloJavier Perianesalla sua prima apparizione a Santa Cecilia. Nella seconda parte della serata, dopo 47 anni di assenza dai cartelloni ceciliani, risuonerà laSinfonia domestica(1904) di Richard Strauss, un ritratto musicale della famiglia del compositore bavarese che lo stesso Strauss ha diretto a Santa Cecilia nel 1909, nel ‘14 e nel ‘29.

• Il giovane direttore tedesco Thomas Guggeisper il suo debutto del13 marzo(con repliche il14e15) ha scelto tre brani del repertorio austro-tedesco: il poema sinfonicoMorte e trasfigurazionedi Richard Strauss, il poema sinfonicoLes préludesdi Franz Liszt (ultima esecuzione a Santa Cecilia: 2005) e ilDoppio Concerto per violino e violoncellodi Johannes Brahms che vedrà al loro debutto ceciliano due giovanissimi musicisti della “Generazione Z”, il violinistaDaniel Lozakovichnato a Stoccolma nel 2001 e l’italianoEttore Paganonato a Roma nel 2003. Guggeis invece è nato nel 1993 a Monaco di Baviera, si è perfezionato al Conservatorio di Milano, è laureato in fisica quantistica, su suggerimento di Antonio Pappano è diventato assistente di Daniel Barenboim e attualmente è Direttore principale dell’Opera di Francoforte.

• Dopo il terzo appuntamento diretto da Daniel Harding (20-22 marzo), torna il ceco JakubHrůšache il27,28e29 marzodirigerà la prima e seconda suite tratte dalle musiche di scena composte nel 1872 da Bizet – di cui ricorrono i 150 dalla morte – perArlésienne di Alphonse Daudet, ilConcerto in Soldi Maurice Ravel e, in prima italiana, ilConcertino per pianoforte e orchestradel francese Eric Montalbettì (1968) che vedràBeatrice Ranaalla tastiera. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane di Venezia.

• Tra i più esperti conoscitori della prassi esecutiva del periodo barocco, Direttore dell’Accademia Bizantina e Direttore musicale dell’Orchestra Haydn di Bolzano, il 3,4e5apriledebutterà a Santa CeciliaOttavio Dantone, che salirà sul podio per laSerenata Notturna K 239, laSinfonia n. 38“Praga” e ilConcerto per flauto e arpa K 299di Mozart, che vedrà impegnate due prime parti dell’Orchestra di Santa Cecilia, la flautista portogheseAdriana Ferreirae l’arpistaSilvia Podrecca. In programma anche la “prima” italiana diMusica serenaper orchestra d’archi del compositore lettonePēterisVasks (1946), eseguita per la prima volta nel 2015 in Finlandia.

• Dopo le Scene dal Faust di Goethe che Harding dirigerà l’11, 12 e 14 aprile e i suoi concerti del 17 – 19 aprile con musiche di Dvořák e Mahler, il 16 apriletorna dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno a Santa Cecilia con la sua orchestraUtopia,il direttore grecoTeodor Currentzis. Dal 2018 al 2024 è stato Direttore principale della SWR-Symphonieorchester, è Direttore Artistico dell’Orchestra e del Coro MusicAeterna e il fondatore e Direttore artistico di Utopia, composta da musicisti provenienti da una trentina di Paesi. In programma il Secondo concerto per pianofortedi Brahms con il solistaAlexandre Kantorowe laQuarta Sinfonia“La vita celeste”di Mahler.

• E torna anche, dopo 11 anni dalla sua ultima presenza, il ceco TomášNetopil(1975) che tra il28e il30 apriledirigerà la più celebre composizione di Dvořák, laSinfonia n. 9“Dal Nuovo Mondo”, cinqueDanze ungheresidi Brahms (nn. 17-21) che documentano l’amore del compositore tedesco per il canto popolare ungherese, e il sognante e malinconicoSecondo Concerto per pianofortedi Chopin con il pianista nato a Parigi nel 1977 da genitori cinesi ma cresciuto a Montreal,Bruce Liu.

• Il 15,16e17maggiol’appuntamento è conDaniele Gatti, Direttore musicale della Staatskapelle di Dresda e del Maggio Musicale Fiorentino che dirigerà due capolavori per coro e orchestra di Johannes Brahms, ilCanto delle Parchedel 1892 su un testo tratto dall’Ifigenia in Tauridedi Goethe, e ilCanto del destinodall’Hyperiondi Hölderlin che affronta i temi del destino e della beatitudine degli dèi contrapposta alla disperazione dell’umanità. Nella seconda parte della serata dirigerà i tre movimenti dell’ultima e incompiuta sinfonia di Anton Bruckner, laNona.

• Nel 25° appuntamento della stagione, in cartellone il 22,23e24 maggio, sarà protagonista l’opera contemporanea: il compositore britannico George Benjamininfatti dirigerà la suaWritten on Skin(in forma semiscenica con la regia dell’inglese Ben Davis) che si basa sulla leggenda del cavaliere e trovatore Guillem de Cabestany, della quale si trovano echi anche in Boccaccio e Petrarca. In questa drammatica storia ambientata nella Provenza del 1200, il Protettore invita il Ragazzo a illustrare un manoscritto sulla propria famiglia ma, scopertane la relazione con la moglie Agnès, lo uccide per dare in pasto alla sposa il suo cuore. Dalla “prima” del 2012 al Festival di Aix-en-Provence l’opera è stata eseguita nei principali teatri d’opera del mondo ed è reperibile in cd e dvd. Il cast vocale è composto da Liv Redpath, Mark Stone, Iestyn Davies, Judith Thielsen e dall’italiano Leonardo Cortellazzi.

• Il 29,30e31 maggio, secondo appuntamento conDaniele Gattiche dirigeràAlba e viaggio sul RenodalCrepuscolo degli dèi e, dalla stessa operaù di Richard Wagner, la celebre Marcia funebre di Sigfrido(III atto, 2ascena) mentre nella seconda parte risuonerà il poema sinfonicoUna vita d’eroedi Richard Strauss.

• Dopo i concerti del 5 – 7 giugno diretti da Harding, la stagione sinfonica si chiuderà il 12,13e14giugnocon uno dei più apprezzati direttori di oggi, il russo naturalizzato austriacoKirill Petrenko, Direttore musicale dei Berliner Philharmoniker, che dirigerà laSinfonia concertante K 297bdi Mozart che impegnerà quattro prime parti dell’Orchestra ceciliana:Andrea Oliva(flauto),Francesco Di Rosa(oboe),Andrea Zucco(fagotto) eAlessio Allegrini(corno). Chiuderà la serata laPrima sinfoniadi Johannes Brahms. Lo stesso programma verrà eseguito il 15 giugno alla Scala di Milano, dove l’Orchestra è stata ospite l’ultima volta nel novembre del 2022.

La Stagione da Camera 2024 – 25

• È dedicata a Bach l’inaugurazione della Stagione da Camera dell’Accademia, in cartellone il 30 ottobre, e per questa occasione saliranno sul palco della Sala Sinopoli degli specialisti della prassi esecutiva barocca: i musicisti della Freiburger Barockorchester, ensemble fondato nel 1987 che torna a Santa Cecilia dopo quindici anni. In programma i sei Concerti Brandeburghesi BWV 1046-1051 del 1721, ognuno scritto per una destinazione strumentale differente, che devono il loro nome al dedicatario, Cristiano Ludovico margravio di Brandeburgo.

• Il 13 novembre spazio ai Fiati di Santa Cecilia che, insieme al pianista Emilio Aversano, eseguiranno musiche di Beethoven, Mozart (Quintetto K 452), Ibert, Berio (Quintetto opus number zoo) e una suite tratta da Porgy and Bess di Gershwin.

• Il 22 novembre in occasione della festa di Santa Cecilia, patrona della musica, sarà La Lira d’Orfeo, l’ensemble barocco italiano che si dedica alla riscoperta di nuovi repertori e raccoglie i migliori interpreti su strumenti antichi della nuova generazione, a esibirsi con cantanti del calibro di Mirco Palazzi, Karina Gauvin e il controtenore Raffaele Pe, fondatore dell’orchestra nel 2015. In programma, l’opera Rodelinda di Georg Friedrich Händel eseguita per la prima volta a Londra nel 1725.

• Il 3 dicembre sarà la volta di due musicisti dalla forza artistica e creativa unica e prodigiosa, un duo fuori dal comune composto dal pianista e cantante statunitense Michael Feinstein, nominato due volte agli Emmy e cinque ai Grammy, partner artistico di Liza Minnelli e considerato tra i principali interpreti degli standards americani, e dal pianista francese Jean-Yves Thibaudet, ospite abituale dei concerti di Santa Cecilia. Il programma del concerto comprende composizioni di Gershwin credute perdute e sconosciute, alcune delle quali concepite originariamente per due pianoforti, accanto a brani molto amati come la Rapsodia in blu e composizioni di Cole Porter, affascinanti valzer di Richard Rodgers, oltre a incursioni nel Ragtime e nello Stride in cui ciascun artista metterà in mostra la propria creatività e virtuosismo.

• Il 4 dicembre, per annunciare e festeggiare il Natale, tornano iKing’s Singerscon una selezione di canti natalizi e nuove sorprese tratte dal loro vasto repertorio. Fondati nel 1968, i King’s Singers si esibiscono in più di 120 concerti all’anno raccogliendo grande apprezzamento grazie alla loro eccelsa qualità musicale e alla loro grande capacità di intrattenimento: esibizioni di gran classe con un deliziososense of humortutto britannico.

• Tra i concerti più attesi della stagione rientra certamente quello in cartellone il 9 dicembrein Sala Sinopoli che vedrà protagoniste due assolutestar, da molti decenni partner artistici oltre che amici nella vita:Martha Argeriche il violoncellistaMischa Maisky . Insieme eseguiranno la Sonata op. 102 n. 2di Beethoven, laSonata“Arpeggione” di Schubert e laSonata op. 36del norvegese Eduard Grieg.

• Il 18 dicembre, 14 anni dopo la sua ultima presenza a Santa Cecilia, il mezzosopranoAnna Caterina Antonacci, accompagnata dal pianista statunitense Donald Sulzen, eseguirà una selezione di chansons di Ravel, Poulenc, Hahn e le cinque liricheDeità silvanedi Respighi.

• Il concerto del15gennaio2025, primo appuntamento cameristico del nuovo anno, vedrà sul palcoscenico della Sala Sinopoli ilQuartetto Indaco, fondato nel 2007 alla Scuola di Musica di Fiesole grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni. Oggi è considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione e lo scorso anno ha vinto il prestigioso Osaka International Chamber Music Competition. Nell’occasione si unirà a loro il pianistaMichele Campanella, artista dal temperamento versatile che allarga i suoi orizzonti anche alla direzione d’orchestra e alla saggistica. In programma ilQuartetto per archi op. 67di Brahms e ilQuintetto per pianoforte e archidi Giuseppe Martucci (1856-1909).

• Il 22 gennaioè in cartellone il primo concerto dell’Artista residente, lo statunitenseJoshua Bellche, accompagnato dal pianista israeliano Shai Wosner eseguirà laSonata op. 13di Fauré, laFantasia D 934di Schubert e la temuta Sonata “Il trillo del diavolo”.

• Dopo tredici anni di assenza (ma il debutto risale al 1992), il 29 gennaiotorna anche ilQuartetto Hagen, tra i più celebrati del mondo, arricchito nell’occasione dalla presenza di Julia Hagen, giovane violoncellista figlia di Clemens Hagen, storico componente del gruppo oltre che della Lucerne Festival Orchestra. In programma ilQuintetto per archi D. 956di Franz Schubert ilQuartetto op. 49di Schumann.

• Il 5febbraioin Sala Santa Cecilia recital da non perdere diDaniil Trifonov,il pianista russo nato a Nizhny Novgorod nel 1991 e di cui Martha Argerich ha affermato «Ha tutto e di più… la tenerezza e anche l’elemento demoniaco. Non ho mai sentito niente del genere». In programma musiche di Čajkovskij, Barber e una selezione di Valzer di Chopin.

• Dopo il grandissimo successo ottenuto la scorso febbraio nella stagione sinfonica, fa il suo ritorno il violinista tedesco nato a Cecina Augustin Hadelichche il12 febbraio, accompagnato dal pianista svizzero-italiano nato a Locarno nel 1983Francesco Piemontesi, suonerà musiche di Debussy, Rameau, Poulenc, iTre pezzi per violino e pianofortedi Kurtág, laSonata per pianoforte in la maggioredi Franck e in aperturaRécit du chant de l’hymne précédentdel compositore e organista francese Nicolas de Grigny (1672-1703).

• Il 26 febbraio, appuntamento conYefim Bronfman, ammirato dallo scrittore americano Philip Roth che nel suo romanzoLa macchia umanalo ha definito «Bronfman il brontosauro! Mister Fortissimo» e, ricordando un suo concerto, ha scritto «Non avevo mai visto nessuno gettarsi su un pianoforte come quel robusto barilotto con la barba di tre giorni. Quando avrà finito, penso, dovranno buttarlo via». A Santa Cecilia eseguirà laSonata K 332di Mozart, il secondo libro diImagesdi Debussy e laGrande Sonata op. 37di Čajkovskij.

• Il 5marzoil palcoscenico sarà tutto per ilCoro dell’Accademia di Santa Cecilia,diretto daAndrea Secchi, che eseguirà la prima assoluta del brano di Matteo d’AmicoLes nuagescommissionato dall’Accademia di Santa Cecilia, e di Fauré ilRequiemeCantique de Jean Racine.

• Pochi giorni dopo, il 10 marzo, si esibirà il pianistaGrigorySokolovche renderà noto il programma soltanto qualche settimana prima del suo concerto.

• Il 17 marzo ci sarà il secondo appuntamento con Joshua Bell, stavolta accompagnato daiSolisti dell’Accademia di Santa Cecilia, con i quali eseguirà ilQuintetto per clarinetto op. 115di Brahms con il primo clarinettoAlessandro Carbonaree l’Ottettodi Mendelssohn.

• Il 26 marzoè in programma un concertocrossoverche a musiche di Schumann, Bach e Prokof’ev affianca brani brasiliani comeO silêncio das estrelas– riletto e trasfigurato dalla lettura a due voci dei protagonisti della serata -, oppure la malinconica canzoneShir Lelo Sheme i brani originali del contrabbassistaMisha Mullov-Abbado Blue DeereBrazilche aprono il concerto e provengono da alcuni lavori discografici dell’artista figlio di Claudio Abbado, insieme al quale si esibirà la madre,Viktoria Mullova, tra le più apprezzate violiniste della sua generazione, che torna a Santa Cecilia dopo quindici anni.

• Il 7aprilesaràIgor Levita esibirsi per il pubblico della Sala Sinopoli con laFantasia cromatica e fuga BWV 903di Bach registrata anche nel suo cd Sony “Fantasia” del 2023, le4 Ballate op. 10di Brahms composte tra il 1854 e il ‘56 e ispirate alla ballata scozzeseEdwarddi Johann Gottfried Herder e, in chiusura, laSinfonia n. 7di Beethoven nella trascrizione di Franz Liszt del 1837 che rivela tutta l’ammirazione che il compositore e pianista ungherese nutriva per il genio di Bonn.

• Il 7maggiola stagione da camera si chiuderà con il duo formato dal pianistaEnrico Pacee dal grecoLeonidas Kavakos, tra i più apprezzati violinisti di oggi, che eseguiranno brani di Bach, Šostakovič (Sonata op. 134) e in chiusura la celebreSonata“a Kreutzer” di Beethoven, scritta probabilmente dopo che il compositore aveva ascoltato il violinista mulatto George Bridgetower e il cui autografo reca una singolare intestazione in italiano: “Sonata mulattica Composta per il Mulatto Brischdauer gran pazzo e compositore mulattico”.

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Beatrice Rana𝄞 Pianoforte

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Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Stagione 2024 - 25 (2)

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